Si!........questo, poi, è effettivamente accaduto!Ma.Gi.Ca. D ha scritto:se si estrae dal contesto storico queste nozioni cadiamo nell'errore di interpretazione... i Borbone non erano nè più ne meno monarchi di tanti altri stati in Europa ma portavano avanti un opera di modernizzazione dello stato: meno tasse, progetti simili ai falansteri, avanguardia tecnologica, istruzione media più alta rispetto alle altre nazioni etc. alla repubblica sarebbero arrivati come altri stati, oppure si sarebbe passati alla monarchia costituzionale come la Spagna, l'Olanda, l'Inghilterra...Giuseppe9 ha scritto:Il grande storico napoletano, Giuseppe Galasso, ospite di Luigi Necco
nella trasmissione "l'emigrante", all'interno di una lunga disamina sui
processi storici che portarono all'unità d'Italia - che, per ragioni di spazio,
tralascerò in questo topic - ha risposto sostanzialmente così ad una
domanda del giornalista che lo sollecitava a spiegare se i borboni avrebbero potuto guidare, dal sud, un'unificazione politica della nostra penisola:
- mi auguro di aver sintetizzato bene il pensiero del noto storico -
I borboni - e Federico II in testa a tutti - non avrebbero mai potuto desiderare
di partecipare all'unita d'Italia per la ragione fondamentale che il processo di
unificazione dei popoli italici era strettamente legato al più vasto processo di
liberalizzazione politica.
In parole povere, il processo di unificazione portava con sè il germe della
democrazia - della "europizzazione" della nostra penisola -, l'abbandono di
una visione "feudale" ed aristocratica dello stato in favore di una concezione
repubblicana e costituzionale basata sul suffragio universale, la rappresentanza parlamentare, il predominio politico del presidente del consiglio sul monarca e, fondamentalmente, l'idea dell' individuo come cittadino e non suddito.
Tutti questi principi, che cominciarono ad invadere i popoli europei continentali
dopo la rivoluzione francese, non erano stati metabolizzati ed accettati dalla
monarchia borbonica che era rimasta, fondamentalmente e culturalmente,
legata ad una visione da Ancien Règime.
P.S. A quelle teste dure - come sono buono oggi! - che continuano a dire che
l'unita d'Italia portò con sè tante tragedie ed autentiche infamie, soprattutto
nei confronti dei meridionali, voglio ricordare che, purtroppo, tutti i grandi
processi storici - come la stessa rivoluzione francese - hanno, finora, portato
con sè vere barbarie. Sia chiaro che io non giustifico tali infamie ma,
semplicemente, voglio sottolineare il fatto che queste non devono indurre a
non riconoscere quanto di grande ed ineluttabile ci sia in determinati processi
storici.
ma i Borboni avevano perso quella spinta propulsiva nel meridione, infatti - diciamoci la verità -
non è che opposero chissà quale epica resistenza alla "invasione".
il loro ciclo storico si era, evidentemente, esaurito. Come ha detto Galasso, i borboni si erano,
ormai, seduti sui loro possedimenti italiani senza una gran voglia di innovare e, soprattutto, di
portare avanti un progetto storico. Non si sentivano più un vero popolo; un vero popolo non si
fa sconfiggere in pochi giorni!